
La città dei gemelli, Cândido Godói
Cândido Godói è un piccolo comune di circa settemila abitanti nello stato del Rio Grande do Sul in Brasile, ed è noto nel mondo per l’alto tasso di parti gemellari. L’epicentro di questo fenomeno è a Linha São Pedro, prevalentemente di discendenza tedesca o polacca. Si calcola che nel Dopoguerra sia nata una coppia di gemelli ogni cinque parti: si tratta di una percentuale insolita, al di sopra del più alto rapporto di parti gemellari per nazione.
I residenti credono che la loro città abbia molti punti in comune con una città tedesca dove la presenza dei gemelli è più alta della media, Hunsrück.
Nel libro «Mengele, l’angelo della morte in Sudamerica» scritto da Jorge Camarasa, lo storico argentino indaga sulla storia di Joseph Mengele, medico nazista soprannominato «angelo della morte», che lavorò nel campo di concentramento di Auschwitz. Sembrerebbe che, in seguito alla fine della Guerra, avrebbe continuato i suoi esperimenti genetici in Sud America, dove sarebbe riuscito a trasformare il piccolo borgo brasiliano in una sorta di «città ariana».
Egli avrebbe curato le donne in gravidanza con particolari medicinali: queste neo-mamme avrebbero partorito decine di gemelli, tutti biondi e con gli occhi azzurri.
La conferma sarebbe venuta proprio dai cittadini del comune: “l’angelo della morte” durante gli anni sessanta avrebbe curato con speciali trattamenti le donne del paese. Nella ricostruzione dello storico, Mengele lasciò l’Argentina all’indomani della cattura di Adolf Eichmann, gerarca nazista. Si rifugiò in Brasile, dove cominciò ad effettuare esperimenti genetici sui bovini, incrementandone le nascite. Dopo questi successi, i primi esperimenti sugli esseri umani.